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venerdì 12 febbraio 2016

Riflessioni scomposte su Di Caprio.

Della serie date un Oscar a questo uomo!
Pare, e sottolineo pare, (tanto per precisare: la sottolineatura è stata aggiunta dopo averlo scritto) che il caro Leo sia finalmente vicino a prendersi la statuetta dorata: il suo ultimo ruolo nel film Revenant lo ha portato dritto dritto tra i favoriti.
Non ho intenzione di recensire il film, né di confermare il merito o meno di tale possibilità di vittoria, vorrei solo condividere un paio di riflessioni con voi.

Il nostro Leo ha nel suo bagagliaio un numero molto elevato di ruoli. Ha interpretato un ritardato, un drogato, un poeta maledetto, un ladro perennemente in fuga, un poliziotto infiltrato, un milionario sempre pronto a fare feste memorabili, un viaggiatore nei vari stadi dei sogni, un pazzo, un trafficante di Diamanti, un riccone suddista che si diverte a guardare uomini di colore che si massacrano tra di loro, naturalmente non nomino neanche il ragazzo che incontra l'amore sul Titanic. Insomma ha interpretato di tutto, fino al lupo di Wall Street e rischia di vincere l'agognata statuetta quando interpreta un moribondo?  Mio caro Leo, non sarà il caso di farsi un paio di domande?


Il film che ha reso celebre Leo, per quanto lui non lo voglia ricordare, è Titanic... lo sappiamo tutte, no? Ricordo ancora benissimo i sospiri che si udivano nel cinema monosala (eh sì, all'epoca non c'erano i multisala) appena apparivano, nei primi minuti del racconto della Rose vecchia, gli occhi di Jack che faceva il ritratto. Comunque sia, non tergiversiamo, in Titanic Leo muore tragicamente congelato nelle fredde acque dell'oceano ed invece nell'ultimo film sguazza tranquillo nelle acque gelate del Missuori con il gelo che traspira da tutta la pellicola e provoca qualche brivido anche a chi lo guarda. Non lo travate ironico?

SPOILER
Agonizzante in una scena.
Un altro fattore ironico è, secondo me, la fine media dei suoi ruoli. In quasi tutti "fa una finaccia": Romeo neanche a dirlo, Jack si sa, Gatsby ricco, potente, divertente sempre in vena di feste ma comunque muore pure lui, il poliziotto infiltrato di Departed, nonostante abbia scoperto i loschi affari, viene ucciso, il ricco perfido con la sua magione in Django viene ucciso a bruciapelo senza neanche accorgersene... insomma tutte fini tragiche e anche molto veloci. Ed invece in Revenant, già il titolo in effetti ci dice tutto, nonostante sguazzi in acque gelide che al povero Jack Dawson hanno tolto la vita in un nano secondo, viene squartato, letteralmente, da un orso che lo usa quasi come se fosse un divano per rifarsi le unghie, perde molto più sangue di quanto Edward Cullen e tutta la sua famiglia riuscirebbero a bere nella loro immortale vita, più sangue di quanto se ne veda in una puntata normale di Grey's anatomy (Probabilmente neanche se portato direttamente nel loro pronto soccorso sarebbe potuto sopravvivere... oddio c'è da dire che non sono medici eccezionali visto che muore uno di loro ogni 2 per 3); viene quasi soffocato, agonizzante e impossibilitato a muoversi da un compagno... ecco di questo fatto specifico un paio di cose in più: un uomo in fin di vita, che respira a mala pena, che non riesce a parlare, rantola, che avrà i polmoni bucati, a cui basterebbe anche solo spegnere una candelina per smettere di respirare gli viene brutalmente interrotto il respiro con una mano sopra la bocca e il naso per quasi un paio di minuti; cade giù per un precipizio alto diversi metri e approda violentemente su un albero, per questa caduta il suo cavallo si ritrova decapitato; viene sepolto vivo; inizia una sorta di duello con chi voleva ucciderlo e lui sopravvive! SOPRAVVIVE. Ed il film è basato su una storia vera... ma sulla storia vera di chi? Highlander? Quello stesso attore che in un altro film vedi tirare le cuoia solo perché colpito alle spalle da una pallottola, in questo film non c'è verso di farlo fuori. Vi dirò alla fine ci si ritrova a simpatizzare con l'antagonista (che tra l'altro è candidato agli Oscar anche lui...).


E pensare che ci sono attori che hanno ottenuto l'agognata statuina dorata faticando molto meno. Pensate a Jennifer Lawrence: calca il palcoscenico da pochi anni ed è il terzo anno di seguito che è una candidata agli Oscar e il primo anno l'ha vinto. Il primo anno candidata, appena conosciuta, all'attivo un paio di films e bum Oscar per lei. Ed il povero Di Caprio ha dovuto sudare sette camice.
Forza diamogli questo Oscar!
Posso avere il mio Oscar ora? (Ultimi istanti del film, ovviamente senza scritta ma gli occhi dicono tutto)






Se vincesse l'Oscar queste simpatiche vignette non sarebbero più così divertenti, però!