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giovedì 26 febbraio 2015

Favoletta senza senso

C'erano una volta, non tanto tempo fa, due amici a cui piaceva tanto stare insieme così un giorno decisero di affittare una macchina e di viaggiare per il mondo con essa. 
Uno guidava l'altro sedeva al suo fianco e se ne andavano in giro per tutte le città che gli passavano per la testa. Un giorno stavano a Parigi, il giorno dopo a Barcellona, il seguente a Londra e così via... Si divertivano tantissimo insieme e si volevano molto bene.
Guida, guida e guida ad un certo punto del loro viaggio si ritrovarono davanti un bivio. "Quale era la strada giusta? Destra o sinistra?".
Si guardarono un po' non sapendo bene cosa fare, la meta era Singapore ma non sapevano se per raggiungerla era meglio svoltare da una parte piuttosto che un'altra. Dopo qualche minuto di riflessione l'amico alla guida disse "Destra?" e l'amico seduto al fianco rispose "Sì, sì, destra! é la strada giusta, me lo sento!".
Andarono a destra... si ritrovarono, all'improvviso, in una strada mal ridotta e  poco illuminata. Era decisamente la strada sbagliata. Proseguivano un po' interdetti e spaventati, si chiesero se era meglio invertire la marcia e tornare al bivio. Decisero di proseguire ancora un po'... dopo poco Boom... si sentì un'esplosione!
"Oh mio dio!" urlarono entrambi. Scesero dalla macchina di corsa e si accorsero che una gomma si era bucata, in una strada deserta e poco illuminata. 
L'amico che guidava disse "Non c'è problema, dobbiamo solo prendere la ruota di scorta. Insieme sarà facilissimo!".
L'amico che sedeva al fianco disse "Se siamo arrivati a questo punto è tutta colpa tua, io non c'entro nulla! Non ho deciso io di andare a destra, stavo dormendo!".
L'amico che guidava rimase sbalordito, aggiunse uno stentato "Ma... ma... abbiamo deciso insieme!" ma l'altro non ne voleva sapere, lui non aveva deciso proprio niente, stava dormendo quando erano arrivati al bivio, non era stato lui a proporre di svoltare a destra. Così chiamò un taxi e se n'andò.
L'amico che guidava si ritrovò sul ciglio di una strada mal ridotta e poco illuminata con una ruota a terra.
Si guardò intorno, cosa poteva fare?
Piangere?
Urlare?
Arrabbiarsi?
Strapparsi i capelli?
Non sarebbe cambiato nulla però,  non avendo altra scelta si mise a cambiare la gomma da solo.
Dopo un bel po' di tempo riuscì a risolvere il problema, salì in macchina e cambiò la strada. Altri ostacoli avrebbe trovato davanti a sé, lui avrebbe proseguito imperterrito ma alla fine sarebbe arrivato a destinazione e nel tragitto avrebbe incontrato tanti amici veri e tante avventure anche più belle delle prime.
                                                              Fine.

Morale:
L'amicizia si può considerare vera
quando prosegue fino a sera,
se invece sparisce nella notte
merita solo tante botte. 
Se ti ritrovi in brutte situazioni
ti conviene cercare soluzioni.
E non importa quanto sei sicuro e preparato.
ci sarà sempre qualcuno che ti lascia fregato. 





martedì 10 febbraio 2015

Riflessione folle sulla barbie realistica.


I'm a barbie girl in a barbie world. Life in plastic is fantastic! 
Ma sarà così vero che la vita in plastica è fantastica? Dagli ultimi sviluppi direi proprio di no... o meglio forse lo era ma adesso hanno deciso di rendere la vita alla cara Barbie un po' più complicata.


 Ultimamente c'è un gran parlare delle barbie e stanno cercando di modificarne l'aspetto per renderle più reali. La cara Barbie dal corpo perfetto (90 60 90) crea nella mente delle povere bimbe uno stereotipo di donna difficile da raggiungere, una bellezza estetica vicina all'anoressia e praticamente inarrivabile per la maggior parte delle donne. Così le povere bambine giocatrici di Barbie, in futuro tenteranno a tutti i costi di arrivare a quel corpo perfetto con cui hanno sempre avuto a che fare da bambine. 

A questo punto gli ideatori della Barbie hanno deciso di renderla più vicina alla realtà: ed ecco qui che le vengono allargati i fianchi, diminuito il seno, arrotondato il viso e inclinato il naso... Addirittura, reggetevi forte, ne hanno creata una con i brufoli in viso, la cellulite sul sedere e le smagliature sulla pancia. Inutile dire che è oscena. Comunque quest'idea toglierebbe alle bimbe quell'idea di perfezione che avevano con la forma precedente della bambola. 

Geniale, no?
NO.

Ve lo dico io questa è una gigantesca stupidaggine. Andiamo su, le bambine giocano con le bambole perché sono belle non perché sono realistiche! Secondo voi è realistico un neonato che smette di piangere quando gli metti il ciuccio in bocca?  Eppure non si è deciso di creare un ciccio bello che continui a piangere per 3 mesi di fila, tenendoti sveglia ogni notte fino a che sei del tutto entrata in fase esaurimento nervoso, no?

Io ho giocato per molti anni con le Barbie ma non ricordo di aver mai pensato di voler diventare come la barbie, non credo che crescendo il modello di perfezione fisica che volevo raggiungere fosse quello; non mi pare di aver fatto diete per assomigliarle; né tanto meno di essere andata in palestra per raggiungere quel corpo. Giocare con la bambola perfetta porta poi a volerla imitare fisicamente e ricorrere alla chirurgia estetica e a non mangiare? Mi sembra assurdo. Io da bambina giocavo anche con le Polly Pocket (ve le ricordate? quelle pupazzine di pochi centimetri che avevano case della grandezza di una mano?) beh... dovrei per caso aspirare a diventare piccola fino a stare in un taschino?


Diciamo la verità, ammettiamola... non demoniazziamo una bambola quando in realtà non ha nessuna colpa se quando si smette di giocare con essa si osanna il corpo perfetto. Non è senz'altro colpa di una Barbie. Io ho sempre fatto un pensierino a ricorrere alla chirurgia estetica, precisamente Mastoplastica additiva ( ingrandire il seno, per intenderci) e volete sapere di chi è la colpa? Delle Barbie? Assolutamente no. Di Pamela Anderson!! é tutta colpa di Baywatch che guardavo all'età di 13 anni e volevo somigliare a lei. 

I modelli da demonizzare, se proprio vogliamo, sono le modelle, le attrici, le showgirl, le pseudo famose che gironzalono su reality mezze nude mostrando il loro corpo perfetto e ritoccato, altro che Barbie. Se ci tenevamo Pamela Anderson con il costume da bagno allora, e ci teniamo ora la sorella di Belen nuda su un'isola lasciamo stare anche le Barbie così come sono, anche perché i drammi estetici arrivano quando le barbie sono rinchiuse nel baule con i capelli che ormai sembrano stoppa, senza vestiti e le scarpe perse chissà dove.