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mercoledì 27 marzo 2013

I comici e i loro luoghi comuni

Questo è un post di protesta... maddai? Sì, lo so che state pensando che il più delle volte i miei post sono per lamentarmi di qualcosa o andare contro a qualcosa. Ebbene sì lo è anche questo.
Per l'ennesima volta ho sentito il monologo di un comico basato come al solito su banalissimi e sbagliatissimi luoghi comuni. Insomma voglio dire un "basta" ai comici che basano le loro battute sulle differenza uomo e donna senza rendersi conto che adesso le cose sono cambiate.

Il sabato al supermercato a fare spesa giornate lunghissime mentre lei sceglie e a voi non interessa nulla se non birra e patatine.
Le domeniche a montare i mobili dell'ikea.
Tornare a casa stanche dal lavoro mentre lei vuole parlare.
Usare le pattine dentro casa perché lei ha pulito tutto il giorno.Sposarsi un incubo che vuole lei mentre per voi l'ideale sarebbe salutarsi da balcone a balcone.
La suocera che si piazza settimane dentro casa.




Quanti comici avete sentire parlare di queste cose? Io moltissimi e vorrei parlare a loro: cambiate repertorio!! Queste cose forse andavano bene una volta adesso non reggono più.
Il sabato nessuno ha più voglia di fare la spesa, ci si va giornalmente a comprare quel che serve e poi gli uomini adesso stanno attenti alla linea neanche le vogliono vedere le patatine. Ci sono più uomini nel reparto "senza grassi" intenti alla scelta che in un locale di spogliarelli.
I mobili dell'Ikea se li montano le donne da sole in all'incirca 5 minuti netti senza bisogno neanche di leggere le istruzioni.
Pattine? pulire tutto il giorno? Ma quando? adesso ci sono persone pagate apposta per pulire casa.
Potrei presentarvi una sfilza di donne che scappano dalla proposta di matrimonio e uomini che non vedono loro di vivere insieme a loro.
La suocera con il piffero che mette solo piede dentro casa altrimenti le vengono appioppati i nipoti per tutta la giornata. 
Cambiate repertorio, miei cari comici. 
In particolar modo, per esperienza diretta, vorrei sfatare due miti tipici del monologo comico sull'uomo e la donna. 
Shopping.
Il mio modo di acquistare vestiti prevede il passeggiare tra le vetrine, se noto qualcosa su un qualche manichino che mi piace entro nel negozio chiedo al commesso di quella maglia/vestito/gonna/pantalone che ho visto dopo di che se mi piace e c'è la mia taglia la compro... raramente provo. Lo so andrebbe provata ma infilarmi in un tetro camerino grande quanto una scatola di sardine dove d'inverno si muore di caldo e d'estate di freddo è qualcosa che odio. Così preferisco portarmelo a casa e nel caso in cui non mi stia bene lo cambio la volta successiva, tanto si può fare, no? Il tutto occupa una mezz'ora a dire tanto.
Il modo di acquistare vestiti del mio Lui prevede entrare nel negozio che gli piace anche se non ha visto niente di che girovagare perso e senza una motivazione tra i vari vestiti appesi guardandoli, come se stesse in una mostra d'arte, per poi essere attratto da qualche t-shirt, aspetta il commesso che appena entrati era libero ed ora non lo è più e gli chiede infine le taglie giuste e vari colori di 5 t.shirt diverse. Entra in camerino e le prova. Io rimango in piedi fuori non sapendo bene cosa fare a guardarmi in faccia con il commesso e l'unico mio impegno è quello di spostare il peso da un piede all'altro. Esce e vuole sapere come gli sta una semplice t.shirt a maniche corte con la scritta sul petto. "bene" come può stare? Entra e ne esce con un'altra di una sfumatura impercettibile in più della precedente "qual è meglio?" ehm... in che senso? Sono pressoché identiche. E così per le successive tre shirt identiche nel modello ma diverse di colore e scritta. Dopo oltre mezz'ora passata a scegliere decide di comprarle tutte e 5 ma mentre è lì in attesa di pagare ecco che gli cade l'occhio su un'altra piegata in bella vista sul bancone all'entrata e si ricomincia tutto daccapo. 
Adesso ditelo comici, se ne avete il coraggio, ditelo che sono le donne a metterci tanto tempo per scegliere cosa comprare.
Secondo luogo comune da sfatare.
La preparazione delle valigie per un viaggio.
Io conto i giorni in cui sono fuori, le serate e le giornate dopo di che prendo i vestiti in base a quello, sforando di qualche vestito in più e qualche maglia in più. Il mio obiettivo è quello di saper direttamente da casa quello che metterò i successivi 7 giorni senza bisogno di dover scegliere lì questo mi porta molto spesso l'ultimo giorno di viaggio a non saper cosa mettere, non aver voglia di indossare quello che ho scelto da casa e con l'unico perizoma rimasto. Ciò che invece porta in abbondanza sono le scarpe... sì... quello sì lo ammetto. Infine sono pronta con la mia valigia di grandezza normale, più una borsa per le scarpe. Altro che armadi con le rotelle di cui parlano i comici. 
Lui, secondo i comici porterebbe 7 magliette, una al giorno, 3 paia di jeans perché si possono anche mettere per due volte e 2 paia di scarpe una più elegante per la sera e una da passeggio per il giorno. Vorrei sapere quale uomo fa la borsa così? Il mio Lui svuota il cassetto delle magliette direttamente nella borsa, per non parlare dei pantaloni. Non considera minimamente i giorni, non considera il caldo o il freddo, non considera quello che in quei 7 giorni andremo a fare Lui considera esclusivamente che si deve allontanare dal suo armadio per 7 giorni e di conseguenza ha bisogno di tutti i vestiti possibili ed immaginabili per poter scegliere in quel momento. Questa estate, 7 giorni in Sardegna, quindi giornate in costume e l'abbigliamento solo per la sera, si è portato la bellezza di 37 magliette e una quindicina di jeans!!! La sera le adagiava sul letto e sceglieva. Io indossavo quello che avevo già prefissato da casa e che magari non avevo granché voglia di indossare ma ormai quello c'era e quello mi mettevo.
Facciamo un weekend fuori? Ossia 3 giorni fuori casa, io porto quattro outfit diversi tra cui scegliere lui 10 maglie e 4 paia di jeans. Viene da me il giorno magari in estate e andiamo al mare, Lui si porta l'occorrente per cambiarsi dopo la doccia per poter poi uscire la sera... porterà una maglia ed un paio di pantaloni? No... non riesce a scegliere neanche la mattina per la sera Lui si porta per il giorno stesso 5 maglie e 3 paia di pantaloni.
Al prossimo comico che ha il coraggio di dire che le donne per pochi giorni portano l'intero armadio e gli uomini invece nella valigia mettono solo lo stretto indispensabile tiro addosso la valigia del mio Lui poi vediamo se c'è proprio l'indispensabile e se il termine "stretto" non avrà un sapore dolce e amaro d'allora in poi. 


mercoledì 13 marzo 2013

I leggings hanno creato dei mostri!


Questo post è rivolto a stilisti e fashion bloggers che hanno creato e promosso i leggings... quelli che una volta erano i pantacollant oppure i fusaux, insomma chiamateli come vi pare.
Una volta si indossava il pantalone con una maglia sopra, o la gonna le calze e una maglia sopra da un po' di anni sono arrivati i leggings che in realtà già esistevano negli anni '80 con il nome di fuseaux (pantacollant)... sì, proprio anni 80 un periodo per la moda veramente buio e brutto e noi che facciamo? lo tiriamo di nuovo fuori!

Va beh ormai è inutile ribellarsi ai leggings perché sono così inseriti nel nostro abbigliamento che è difficile farli fuori, un po' come ribellarsi a Facebook, si può criticarlo, non avere il proprio profilo, giudicare male tutti quelli che sono iscritti ma tanto una foto tua c'è sempre da qualche parte.
Ed infatti un paio di leggings nel mio armadio devo ammettere che c'è, ma non è questo il problema, con l'abbigliamento giusto è anche molto carino, il punto è quello che ne è nato poi.
In principio si usava tra il pantalone e la calza quindi si indossava un vestito particolarmente corto e si metteva il leggings sotto per non andare in giro troppo nude, cosa che sarebbe accaduto mettendo una calza, poi siamo passati alla maximaglia, più corta del vestito corto e poi dove siamo arrivati?
C'è bisogno di una piccolissima parentesi.
(da un po' di anni è diventato di notevole interesse sessuale da parte dei maschietti quello che viene denominato il lato B, che ammettiamolo in precedenza non era molto calcolato. Provate a pensare alle sex symbol di una volta, tipo Sophia Loren non è che fosse famosa per il suo tondo e tonico fondoschiena, giusto? Tra l'altro all'epoca piacendo molto il fianco largo era complicato trovare anche un sedere tondo e sodo. Tutto questo amore per questa parte del corpo è dovuto all'avvento in televisione di tutte queste brasiliane, venezuelane ed argentine che sono famose per il loro perfetto lato b... anche se, non vorrei smontarvi un mito, le brasiliane hanno la percentuale di sederi rifatti chirurgicamente più alta.)
Kim Kardashian
Comunque sia gli uomini decidono che anche il sedere è sul menù e quindi le ragazze decidono di metterlo in evidenza e cosa c'è meglio di un leggings? Ed ecco qua che diventa un sostituto del pantalone, la maglia si alza non copre più né sedere né la corrispettiva parte davanti e mostra le rotondità, se presenti, a mala pena fasciate dallo strato di stoffa. Ora diciamolo tutta se il vostro sedere non è alto, sodo e tondo il leggings sarà la vostra fine, a meno che non comprate quello push up. 
Così improvvisamente ecco che ci ritroviamo in giro ragazze che vanno in giro con il pantacollant... ops volevo dire con il leggings come se fosse un pantalone.
Vi starete chiedendo "sono forse questi i mostri creati?" No, se fosse solo questo non sarebbe male, il problema è quello che arriva dopo. 
Facciamo un piccolo discorso di logica: il leggings è a metà tra il pantalone e la calza perché ha coprenza di un pantalone ma la consistenza di una calza, ultimamente però ha acquisito di più le fattezze di un pantalone, anche perché viene usato come tale, ma ci sono alcuni tipi invece che sono molto più simili alle calze. Ora secondo voi quanto ci vorrà che il secondo tipo di leggings verrà comunque usato come un pantalone? Ve lo dico io, molto poco.
Sofia Vergara
Case come calzedonia, golden point ecc hanno creato diversi leggings molto belli e alcuni sono dei veri e propri pantaloni altri invece sono trasparenti e molto più simili alle calze. Beh il mostro nasce quando quelli simili alle calze vengono usati come pantaloni e quindi con una maglia che copre a mala pena la parte inguinale, se la copre. 
Tulisa Contostavlos
Ragazze ma così andate in giro nude!!! Ve ne rendete conto? Come si fa a considerare una calza (perché, andiamo, quelli trasparenti sono alla stregua delle calze) come un pantalone?
Jennifer Love Hewitt
Tremo pensando che tra non molto le calze color carne velate 20 denari verranno usate tranquillamente come pantaloni. Aiuto! O_O

Paris Hilton

P.s. questo sito che vi inserisco qui sotto è il sito di un mensile in cui scrivo sia argomenti generici (al momento la serata degli Oscar) che di gossip perché non gli date uno sguardo? E Se vi va mettete mi piace sulla pagina fb. 
http://tabletroma.wordpress.com/2013/03/11/la-notte-degli-oscar/
Tablet Roma Facebook

venerdì 8 marzo 2013

Mimose sotto la pioggia

Oggi è la festa della donna... meno male che ci sono io a ricordarvi certe cose! ^.^
In questo giorno se ne sentono, dicono e scrivono veramente tante tra "la festa della donna è tutti i giorni", "é più la festa della zoccola", "finché c'è violenza sulle donne non ha senso festeggiare", " che festa triste"...
Insomma se ne dicono di ogni sapete io invece che vi dico? 
Oggi, mie care e dolci donne, fate quello che vi pare!!! Quello che più vi piace e vi interessa (cosa che dovreste fare sempre) ma se stasera vi va di andare a vedere uno spogliarello fatelo; se vi va di andare a rimorchiare in discoteca fatelo; se vi va di farvi rimorchiare da tutti fatelo; se vi va di darla a chiunque per scordarvene il giorno dopo fatelo; se vi va di festeggiare questo giorno come meglio preferite fatelo.
Se c'è ancora qualcuno che si sente di poter giudicare una donna perché si comporta come di solito fanno gli uomini vuol dire che questa parità sessuale ancora non esiste quindi è giusto dimostrare a tutti che siamo donne e che possiamo fare ogni cosa senza dover incappare nei giudizi di nessuno!! 
Dire che la festa della donna è tutti i giorni è in realtà utopia, oggi viene festeggiato quel genere sessuale che è stato bistrattato da sempre, che è stato considerato inferiore per molti anni e festeggiamolo, no? 
Ognuno come meglio crede, anche a casa a guardarsi un bel film o in giro a ballare! 
Ricordatevelo che siamo forti, siamo invincibile... siamo Donne!